Biografia di Lorenzo Mignani
Lorenzo Mignani nasce a Bologna nel Maggio 1962.
Inizio ad interessarmi all’arte intorno ai 13 anni, affascinato inizialmente dalle opere su tela di Kandinskij nel suo periodo parigino; i miei primi lavori sono astratti su carta in piccolo e medio formato. Gradualmente i miei interessi si allargano alle avanguardie storiche della prima metà del XX secolo e, a 16 anni, inizio a dipingere acrilici su tela. Nel frattempo la frequentazione degli studi di vari pittori di importanza nazionale, in particolare di Elvio Marchionni a Spello, mi fa maturare verso lavori più compiuti e maturi.
A 18 anni inizio a partecipare a mostre collettive a Bologna e a 21 anni ho la mia prima personale a Ferrara. I miei lavori di quel periodo sono astratti che gradualmente si ammorbidiscono rispetto al rigido geometrismo iniziale e ricevono vari apprezzamenti.
Inizio una collaborazione con la galleria Forni di Bologna che durerà 10 anni. In questo periodo partecipo ad oltre 20 mostre collettive a Firenze, Bologna, Verona, Vicenza e Roma. Nello stesso periodo comincio ad interessarmi alle filosofie orientali, in particolare allo Zen, inteso come filosofia, e questo sempre più lo si percepisce nei miei lavori, sia come tematiche che come modo di realizzazione. Oggi le tele derivano soprattutto da meditazioni e tentativi di risposte ai Koan (quesiti privi di una risposta “razionale” che richiedono l’intervento della mente intuitiva e la libertà dai condizionamenti).
Nel 1985 inizio uno studio intenso di storia dell’arte sia accademico che con approfondimenti personali, che prosegue tuttora sopratutto nell’ambito dell’iconografia romanica e tardo gotica di area tedesca e fiamminga con alcune monografie pubblicate su Bosh, van Eick, Durer e Brueghel il Vecchio.
Nel frattempo i miei lavori si delineano in due filoni principali: figurativo onirico, di solito acquerelli e tecniche miste su carta e lavori su tela di carattere informale.
I lavori su tela degli ultimi tempi fanno parte di una serie iniziata alla fine del 2016 e sono una ricerca spirituale di valori etici ed umani con una profonda introspezione. Nascono da una ricerca approfondita sulle teorie del colore iniziando dalla simbologia medioevale passando per Turner, Goethe, Itten e Albers, le ultime grandi opere di Monet, Kandinsky e l’espressionismo astratto americano mediate da elementi materici. L’uso del non figurativo è voluto per togliere all’immagine qualsiasi riconoscibilità e liberare perciò la mente dello spettatore, permettendogli di avere “visioni” che attengono allo spirituale ed effettuare una catarsi attraverso l’opera pittorica.
La mia personalità ed il mio modo di essere è visibile in gran parte di S Negli ultimi anni la mia ricerca si è evoluta esclusivamente verso lavori informali materici sia su tela che su tavole di piccole dimensioni, ottenendo l’apprezzamento di vari critici e collezionisti nazionali ed internazionali.
Il mio lavoro attuale si inserisce nella tradizione dell’arte espressionista lirica astratta e ne trova la sua chiave con toni mistici; intende unire insieme il pensiero occidentale ed orientale e crearne una sintesi, mediata dalla mia sensibilità.
Sono emotivamente legato al mio lavoro in maniera incredibile e lo tratto come se fosse un essere vivente: è un altro “me” che vive di vita propria. Il mio stato d’animo definisce i colori che scelgo per un’opera o nel modo in cui uso i pennelli e le spatole ed influenza la direzione che prenderà il lavoro. Tutto questo lo rende particolare e unico.
Sono membro attivo di alcuni gruppi: Movimento Pentastrattista, Quantum International Bionet Art Group e Movimento Arte Spirituale.
Dal 01/03/2020 sono stato nominato Direttore del Dipartimento di Filosofia dell’Arte dell’Accademia dell’Istituto di Arte Europeo IMAQ (Milano)
Le tele negli ultimi 3 anni hanno vinto premi nazionali e internazionali e sono state esposte in varie sedi tra cui: